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L’esposizione solare è continua durante le ore di luce. Come vedremo una routine di cura della pelle non può prescindere da questo fattore che ha lati positivi e negativi.

Fin dai tempi antichi, il Sole e la luce solare sono stati associati, dagli esseri umani, all’idea di benessere fisico e psichico.

Tutte le civiltà, in qualche forma, hanno venerato il Sole come simbolo divino di autorità e potere; esso è sempre stato oggetto di culto ma anche di timore reverenziale.

Nel nostro emisfero, quando siamo in piena estate,  i raggi solari raggiungono la superficie della Terra (e della nostra pelle) alla massima intensità. E’ anche il momento in cui tendiamo ad esporci maggiormente alla luce solare.

esposizione solare: come proteggersi dal sole

Cos’è la luce solare?

Non è altro che energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche.

Tali radiazioni per fortuna sono filtrate, per la gran parte, dall’atmosfera terrestre, prevalentemente dallo strato di ozono: esso blocca le radiazioni dotate di grande energia, incompatibili con la vita, quali i raggi X, Y e cosmici, e i raggi ultravioletti C.

In cosa consiste l’esposizione solare?

Sulla nostra pelle arrivano, così, solo raggi infrarossi (responsabili del calore), ultravioletti di tipo A e B, e le radiazioni dello spettro visibile responsabili dei colori percepibili.

Una parte di questi raggi viene riflessa dallo strato corneo, la restante parte viene assorbita provocando modificazioni fisiologiche, benefiche (produzione della vitamina D, innalzamento del tono dell’umore) e di difesa (aumento della produzione di melanina con comparsa dell’abbronzatura).

Con l’esposizione solare si verificano anche alterazioni patologiche della struttura stessa della cute  e del sistema immunitario.

Esistono anche patologie che risultano aggravate o scatenate dalla luce solare.

E’ ampiamente risaputo che i raggi ultravioletti A e B sono quelli più dannosi sul breve e sul lungo termine. Essi penetrano e danneggiano soprattutto il derma e l’epidermide e sono responsabili, rispettivamente, del fotoinvecchiamento e della comparsa di tumori cutanei.

E’ fondamentale, quindi, conoscere il proprio fototipo (pigmentazione di base e capacità di pigmentazione) ed esporsi con molta gradualità assecondando le normali difese della cute.

La principale reazione di difesa è proprio la pigmentazione o abbronzatura.

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Effetti immediati e tardivi dell’esposizione solare

In seguito ad una esposizione solare acuta come quella a cui ci si sottopone durante l’estate (intensa ma limitata nel tempo) vi sono effetti immediati e tardivi.

I primi consistono in un lieve eritema e sudorazione (dovuti agli infrarossi) e una pigmentazione immediata per ossidazione diretta della melanina già accumulata nelle cellule epidermiche superficiali (è causata principalmente dagli UVA, appare nel giro di circa 1 ora e scompare nel giro di alcune ore per la fisiologica desquamazione epidermica).

Gli effetti tardivi (causati dagli UVB) sono rappresentati dall’eritema solare che corrisponde ad un’ustione di I grado (a volte anche di II grado con comparsa di bolle) e che compare in circa 2-4 ore e persiste per 1-2 giorni. E’ un vero e proprio processo infiammatorio acuto da stress ossidativo (accumulo di radicali liberi) con danni e alterazioni dell’epidermide e del derma.

All’eritema solare, più o meno intenso, segue la pigmentazione tardiva: i melanociti si attivano intensamente e sintetizzano nuova melanina che va ad accumularsi massivamente nelle cellule epidermiche facendo da schermo ai raggi UV e ai radicali liberi e dando, nell’arco di alcuni giorni un’abbronzatura più intensa e persistente.

A volte, però, un’esposizione solare esagerata può provocare nel medio termine la comparsa di macchie della pelle.

COME AFFRONTARE L’ESPOSIZIONE SOLARE

Per affrontare la stagione estiva e il soggiorno al mare o in montagna con piacere, senza problemi e ansie per il futuro della propria pelle, in ultima analisi, è importante attuare una fotoprotezione adeguata con creme solari contenenti schermi di tipo fisico (biossido di titanio micronizzato) che riflettono gli UV e i raggi infrarossi tanto dannosi per le pelli chiare con couperose.

Per potenziare le difese antiossidanti si possono anche assumere (cominciando almeno un mese prima delle vacanze) integratori a base di betacarotene, estratto di tè verde, estratto di felce (Polypodium leucotomos), vitamina C ed E.

Questi rimedi, e un po’ di buon senso, permetteranno di evitare un eccessivo assorbimento di UV, le sgradevoli e dannose scottature solari e di ritardare la comparsa precoce delle rughe.

IL BETA CAROTENE PER LA PELLE AL SOLE E’ UTILE?

Se vuoi prenderti cura della pelle, devi quindi giocare di anticipo e prepararla all’esposizione solare.

Prima ti ho accennato agli integratori, ma quali sono le sostanze che aiutano a prepararci all’esposizione solare?

Tra quelle più utilizzate, abbiamo il beta-carotene, precursore della vitamina A, carotenoide contenuto in frutta e verdura di colore arancio e ortaggi a foglia verde come carote, pesche, mango, anguria, zucca, pomodori e spinaci.

Vediamo cosa può fare il beta carotene per la pelle al sole.

Il carotenoide svolge funzioni importanti sia per la vista che per la pelle; grazie alle sue proprietà antiossidanti ha la capacità di catturare i radicali liberi proteggendo la nostra pelle al sole dall’invecchiamento cellulare. Inoltre, alcuni studi condotti negli ultimi anni, mostrano che un giusto apporto di beta-carotene può costituire un fattore di protezione contro la comparsa di cancro e aterosclerosi.
Tra le funzioni benefiche attribuite spicca il suo potere stimolante sulla melanina, pigmento responsabile del colore della nostra pelle.

Ma attenzione agli integratori: una forte integrazione quotidiana di beta-carotene può incrementare il rischio di tumore al polmone nei fumatori. Tale pericolo non si corre consumando giornalmente porzioni abbondanti di frutta e verdura contenenti tale molecola.

Ricorda che il beta-carotene è più biodisponibile se cotto.

Quindi, cuoci a vapore le carote o gli spinaci, o salta le verdure in padella con olio extravergine di oliva; l’aggiunta di un grasso, essendo una vitamina liposolubile, ne aumenta ulteriormente l’assorbimento!

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5 CONSIGLI PER EVITARE PROBLEMI QUANDO TI ESPONI AL SOLE

Il Sole, nelle dosi giuste, dà grandi benefici al nostro organismo, pensiamo solo alla produzione di vitamina D e alla sua azione anticancerogena e sul corretto sviluppo del tessuto osseo. Il Sole, come sappiamo, non è comunque innocuo. La cura della pelle inizia anche dalla protezione solare. Dosi esagerate o prolungate provocano danni molto seri al nostro organo barriera, alla nostra pelle, provocando come minimo un precoce invecchiamento cutaneo. Molto spesso, poi, si fanno errori grossolani e frequenti mentre ci si espone al Sole.

Come evitare i più frequenti errori che creano problemi al Sole?

Ecco 5 consigli: 1) Riapplica la crema solare frequentemente. La fotoprotezione totale é totale solo nei primi minuti, dopo l’efficacia protettiva comincia a ridursi progressivamente fino a scendere a zero dopo circa 2 ore. Ecco perchè è opportuno riapplicare frequentemente il prodotto solare. 2) Attenzione ai farmaci che prendi: sono fotosensibilizzanti? Molti farmaci di uso comune provocano “fotosensibilità” cioè una reattività esagerata della pelle anche con minime esposizioni solari radiazioni o alle radiazioni UVA delle lampade solari. Le manifestazioni sono tanto più gravi quanto maggiore é stata l’esposizione solare. Sono generalmente localizzate nelle zone scoperte. Le reazioni di fotosensibilizzazione quindi sono simili a un’intensa scottatura solare: comparsa di eritema, edema, con eventuale formazione di vescicole e bolle. Si manifesta da qualche minuto a qualche ora dall’esposizione e si risolve in 4-7 giorni.

Alcuni farmaci che frequentemente provocano reazioni di fotosensibilizzazione sono:

  • Chinolonici (antibiotici usati per infezioni urinarie e delle vie respiratorie)
  • Tetracicline (antibiotici usati per le cure antiacne e per infezioni varie)
  • Antifungini  come il Ketoconazolo, l’Itraconazolo e la Griseofulvina
  • FANS (farmaci antinfiammatori e antidolorifici) come la nimesulide, il diclofenac, il ketoprofene e il piroxicam
  • Diuretici tiazidici come l’idroclorotiazide
  • Antiaritmici come l’amiodarone e la chinidina
  • Ipoglicemizzanti orali appartenenti al gruppo delle sulfonamidi
  • Antistaminici come la clorfenamina e la desclorfeniramina
  • Fenotiazine come la clorpromazina e la perfenazina
  • Antidepressivi triciclici come l’Amitriptilina
  • Estrogeni

Se stai assumendo questi farmaci devi assolutamente evitare l’esposizione alla luce solare e proteggerti comunque rigorosamente con indumenti, cappelli, occhiali e prodotti solari a schermo totale. 3) Attenzione anche ai prodotti cosmetici o ai farmaci che applichi sulla pelle Molte sostanze chimiche contenute in prodotti che vengono a contatto con la pelle (ingredienti di profumi, deodoranti, lozioni dopobarba come lavanda, lime, olio di bergamotto, olio di limone, legno di sandalo, legno di cedro ecc.) sono fotosensibilizzanti o fototossiche: possono provocare anche gravi ed estese reazioni cutanee! Alcune creme antidolorifiche o antinfiammatorie possono contenere farmaci fotosensibilizzanti (vedi sopra: FANS) NON preparare ed applicare solari fatti in casa a base di birra, limone, latte di fico, olio di noce. 4) NON farti ingannare dalla fresca brezza marina o dal cielo nuvoloso E’ bene non confondere il calore (raggi infrarossi) con i raggi UV: se c’è vento o se sei immerso in acqua o in riva la sensazione di caldo può essere attenuata e quindi rischi di prolungare l’esposizione solare. Quando il cielo è nuvoloso i raggi infrarossi sono filtrati maggiormente (e magari la temperatura ambientale è ridotta) ma non è così per i raggi UV. Applica quindi sempre le creme solari 5) NON applicare creme antistaminiche per l’eritema solare o per punture di insetti Forse soffri di “eritema solare“… A distanza di poche ore dall’inizio dell’esposizione solare la pelle reagisce con formazione di papule, vescicole e pomfi molto pruriginosi. Più precisamente è un quadro di lucite polimorfa o eritema solare polimorfo.
L’eritema solare è solo l’ustione solare di primo grado (solo arrossamento cutaneo).
Può poi capitare di essere punti da insetti e zanzare con comparsa di lesioni pruriginose. In tutti questi casi puoi essere tentato ad applicare una crema antistaminica, di tua iniziativa o su consiglio. Il problema è che le creme antistaminiche possono essere fotosensibilizzanti (vedi punto 2 Antistaminici). In questi casi conviene applicare creme cortisoniche o lenitive o rivolgersi al dermatologo per terapie più efficaci e sicure.

PREPARARE LA PELLE ALL’ESTATE: UN PROGRAMMA IN 5 PUNTI

Segui questi suggerimenti per ottenere il piú possibile i benefici e limitare al minimo i possibili danni del sole (e del mare). L’estate deve rappresentare non solo un periodo di recupero della forma fisica, un periodo di riposo dalle fatiche e dagli stress dell’anno lavorativo e del lungo inverno, ma anche l’occasione per una rigenerazione del nostro organismo e della nostra pelle. Il freddo e lo stress infatti hanno procurato vari danni:
  • l’alternarsi di caldo secco e freddo umido o secco tra ambienti interni ed esterni ha messo a dura prova la nostra pelle: ci sono stati probabilmente problemi di disidratazione e la comparsa magari di capillari dilatati
  • magari abbiamo dovuto usare creme idratanti protettive che hanno occluso i pori e ci ritroviamo con qualche punto nero o bianco in più o con la pelle asfittica
  • il freddo e lo stress hanno stimolato l’appetito. Abbiamo mangiato di più mettendo su qualche chilo di troppo, nonostante forse il nostro impegno in palestra.

Allora ecco come preparare la pelle all’estate! Portiamo avanti questi 5 punti contemporaneamente per avere il massimo beneficio. 1) Più ossigenazione al corpo e alla pelle Appena ne abbiamo l’occasione facciamo dell’attività fisica all’aria aperta, da una semplice passeggiata a passo sostenuto per almeno 30′ in un parco cittadino o, se siamo più fortunati da abitare in una località sul mare, una nuotata di almeno 200 metri. Senza stress, quando se ne presenta l’opportunità, ma l’ideale sarebbe almeno 3 volte alla settimana. Qualsiasi attività, purché avvenga all’aria aperta e nel verde. 2) Facciamo le pulizie Acceleriamo il rinnovamento della pelle effettuando uno scrub del viso e del corpo: eliminiamo cellule morte in eccesso, ispessimenti cutanei e riduciamo i punti neri. Sottoponiamoci a sedute di massaggio drenante: miglioriamo la microcircolazione linfatica ed eliminiamo tossine. Beviamo più acqua (a basso contenuto di sodio)  durante il giorno: almeno 2 litri di acqua per aumentare la diuresi e disintossicarci. Il massimo beneficio disintossicante possiamo ottenerlo bevendo al risveglio un bicchiere abbondante d’acqua con 2 cucchiai di aceto di mele: è quasi come fare un peeling alle pareti intestinali che hanno una struttura molto simile all’epidermide. Durante il giorno, in momenti di relax, potremmo assumere acqua sotto forma di infusi di tè verde, potente antiossidante, e di ortica (disintossicante e rimineralizzante). 3) Miglioriamo l’alimentazione Se non dobbiamo perdere molti chili ma ritrovare solo il peso ideale può essere sufficiente solo una dieta lievemente ipocalorica in cui aumenteremo lievemente la quota proteica riducendo o eliminando temporaneamente i carboidrati raffinati come pasta e pane dando la preferenza a verdure, insalata e frutta di stagione naturalmente ricca di antiossidanti come carote, pomodori, albicocche e kiwi. Questa dieta ci farà perdere qualche chilo e contribuirà a disintossicarci: la nostra pelle diventerà più luminosa e bella. 4) Prepariamo la pelle al Sole Almeno un mese prima del l’esposizione al sole cominciamo ad assumere integratori a base di betacarotene, licopene, polypodium leucotomos, vitamina C ed E e resveratrolo: se in passato abbiamo avuto problemi di fotodermatite ed intolleranza al sole questi si ridurranno o scompariranno. In ogni caso l’obiettivo è limitare i danni da stress ossidativo provocati dal sole. Anche se siamo ancora in città cominciamo ad esporci al sole gradualmente, dapprima 10′ poi aumentando progressivamente. Abituiamo la nostra pelle ed aumentiamo la produzione di vitamina D che, secondo recenti ricerche, ha un’importante azione anticancerogena generale. In vacanza al mare o in montagna applichiamo creme solari ad alta protezione.
Preparare la pelle all’estate significa anche proteggerla!
A proposito ecco un video su come agiscono e proteggono i prodotti solari:

5) Facciamo una cura ricostituente per la pelle

Prepariamoci all’estate rinforzando la nostra pelle nutrendola e proteggendola con cosmetici appropriati ricordando che se viviamo in un clima caldo umido (come in alcune città) non bisogna esagerare con gli idratanti (preferire gel o sieri) mentre, al contrario, al mare o quando il clima è ventilato e secco, è bene idratare usando creme od olii come l’olio di argan.

Diamo la preferenza a prodotti contenenti alte concentrazioni di antiossidanti (estratti di tè verde, vitamina E, vitamina C, l’acido alfa-lipoico e il DMAE, dimetilaminoetanolo)  ed idratanti “profondi” (come l’acido ialuronico a basso peso molecolare).

 

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